Oggi, 28 gennaio, si celebra la Giornata Internazionale della Protezione Dati: una tematica di forte attualità che ci vede sempre più coinvolti con l’avanzare del progresso tecnologico.
Partiamo da una buona notizia. La privacy è oggi una tematica molto più discussa di quanto non lo fosse in passato, anche in seguito ai molti incidenti importanti che hanno infranto la fiducia dei consumatori nelle organizzazioni che raccolgono e utilizzano i dati personali. Ricordiamo lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica e la violazione dei dati Equifax.

I legislatori si sono impegnati per proteggere le informazioni personali delle persone, con il GDPR in Europa, che si applica a tutte le organizzazioni globali che hanno clienti dell’UE. Questi requisiti legali promettono di introdurre una maggiore responsabilità e trasparenza nel modo in cui i dati personali vengono raccolti e gestiti. Le aziende hanno anche progettato politiche sulla privacy più facili da comprendere in modo da aiutare le persone a fornire un consenso informato sull’utilizzo dei dati.

Nonostante questo, oggi vengono raccolti più dati che mai sui consumatori, causando minacce che saranno sempre più complicate da gestire e che determineranno un futuro che oggi ci appare complesso, esposto e mal configurato. Ma anche difendibile.

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