LA SFIDA
Veritas, nel 2016, decide di aggiornare la propria infrastruttura di sicurezza. Questa decisione è data dall’esigenza di patching dei sistemi, dalla necessità di avere delle prestazioni migliori sulla parte endpoint, gateway e posta elettronica e infine dall’urgenza di doversi difendere da minacce e attacchi sempre più evoluti.
Ci è stato proposto Trend Micro, abbiamo analizzato il prodotto e ci è piaciuto per come affronta e risolve le minacce ma soprattutto per il fatto che va alla ricerca delle minacce non conosciute e non solo di quelle conosciute. Questa caratteristica mi ha molto colpito e interessato.
Stefano Nironi
Grazie a Trend Micro, l’azienda risolveva non solo le esigenze in ambito endpoint e reti, ma anche lato server.
Avevamo molti server che non potevano essere dismessi e che utilizzano sistemi non più supportati come Windows 2003. L’unica soluzione che poteva garantirci la sicurezza era Deep Security, grazie alla sua capacità di patching virtuale e intrusion prevention.
I BENEFICI:
Le caratteristiche Trend Micro di una maggior leggerezza lato client, le capacità di individuare i movimenti laterali e le possibili intrusioni, oltre a proteggere i sistemi legacy grazie alla caratteristiche di virtual patching sono state molto apprezzate. Stefano Nironi ricorda “Le soluzioni Trend Micro ci hanno permesso di andare a proteggere anche i vecchi PC. Ad esempio, nei laboratori abbiamo ancora delle macchine con installato Windows XP. Questi computer sono associati a strumenti molto costosi e perfettamente funzionanti. Tecnicamente cambiare ogni singolo strumento ci sarebbe costato parecchie migliaia di euro, Trend Micro è riuscita a risolvere anche questa criticità, mettendo al sicuro le macchine Windows XP e facendoci risparmiare molti soldi sulla parte hardware”.