La minaccia ransomware è sempre più presente e attiva, con un giro d’affari in costante crescita. Ci sono due forme di ransomware, i “blocker”, che bloccano l’accesso ai file e gli “encryptor”, che invece crittografano i file degli utenti, molto spesso in modo irreversibile, ma entrambi richiedono un riscatto per sbloccare (“liberare”) i dati.
Cosa spinge il business dei ransomware? La facilità di guadagno. Qual è il mezzo utilizzato per accedere ai sistemi? L’email. Tuttavia, a prescindere dalla modalità di accesso, i dati sono a rischio ovunque siano archiviati. On-premises o nel cloud, devono essere protetti e gestiti, e questo significa che definire una strategia di backup e recovery è fondamentale.
Quindi, non servono per forza strumenti avanzati o innovativi, ma è necessario avere il controllo dell’azienda. Qui di seguito sei consigli elaborati da Commvault per garantire continuità di business in caso di attacco malware.
- Proteggere i dati, indipendentemente dal loro luogo di archiviazione
- Integrare la strategia di protezione dei dati
- Utilizzare una configurazione di dual backup
- Conservare una “gold image” di sistemi e configurazioni
- Proteggere gli endpoint vulnerabili
- Attività di formazione costante per gli utenti
È opportuno evitare di correre il rischio di un attacco ransomware che può avere un impatto sui dati e sulla continuità di business, definendo una strategia di sicurezza multi-layer che includa non solo anti-malware, firewall e crittografia di hard disk e file, ma implementare anche tecnologie di data loss prevention e di protezione basata su standard.
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