TRANSIZIONE 4.0: I nuovi incentivi statali per le imprese

TRANSIZIONE 4.0: I nuovi incentivi statali per le imprese

“L’Italia si dota di una nuova politica industriale 4.0”, recita così la lettera a Il Sole 24 Ore dello scorso dicembre del Ministro dello Sviluppo Economico, che aveva chiuso il 2019 lanciando nuove sfide per l’anno nuovo.

Per le imprese che operano in settori come big data, sicurezza informatica, nanotecnologie, sono state previste nuove importanti novità, di cui si sta parlando proprio in queste settimane.

Ma facciamo un passo indietro. Gli investimenti delle imprese erano disciplinati da tre incentivi fondamentali: Iper ammortamento, Super ammortamento e Nuova Sabatini. I primi due nascono con l’obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi e in beni immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale; la terza misura invece sostiene gli investimenti per acquistare leasing in macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software.

I numeri e i risultati però hanno messo in evidenzia alcune criticità di questi incentivi: nella platea di beneficiari per i 2/3 troviamo solo medie e grandi imprese, notando quindi la notevole difficoltà per la categoria micro e piccole. Era necessario quindi rivedere alcuni meccanismi, che costituiscono l’attuale “Transizione 4.0”: una nuova politica industriale che pone al centro la crescita tecnologica e il processo di innovazione.

Gli obiettivi sono

  • Programmazione della revisione in ottica pluriennale, per garantire alle imprese un respiro di medio e lungo periodo
  • Unico strumento di accesso: il Credito di imposta, articolato su più finalità (R&D, acquisto macchinari, formazione)
  • Maggiore incentivazione per: competenze, economia circolare, software e sistemi IT
  • Un ampliamento della platea di imprese, che come effetto atteso ammonta a un + 40%

Per le attività di innovazione tecnologica, in sintesi il credito d’imposta è riconosciuto in queste misure:

  • pari al 6% fino a 2 milioni di euro per l’acquisto di beni strumentali nuovi (macchine o attrezzature)
  • al 40% fino a 2,5 milioni di euro e al 20% fino a 10 milioni per beni immateriali (sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni)
  • al 15% fino a 700mila euro per i software

Dalla legge di bilancio 2020 comprendiamo come lo Stato voglia incentivare gli investimenti privati in tecnologia, perché è proprio dalla tecnologia che arrivano le sfide più importanti.

Per approfondimenti sul tema puoi consultare il sito del Ministero dello sviluppo economico. 

Se desideri una consulenza per la tua azienda, possiamo costruire insieme il progetto giusto per sfruttare al meglio gli incentivi!

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