Il 5G promette reti ad altissima velocità e un ecosistema di connessioni ultra-affidabili. Un passaggio fondamentale per l’innovazione del Paese e la competitività di tutti i settori industriali oltre che per la digitalizzazione delle infrastrutture pubbliche e lo sviluppo di una vera smart city.
Il 5G, che consentirà alle reti mobili di operare in modo più efficiente, fornire prestazioni più elevate con una qualità del servizio garantita, supportare nuove applicazioni ed estendere la connettività a un numero immenso di oggetti. Si prevede inoltre che possa essere il motore del nuovo ciclo economico di Internet, dove l’interazione e lo scambio di informazioni in tempo reale genereranno nuovi flussi economici. Analisti e industrie profetizzano quindi una vera e propria rivoluzione, tale da aprire le porte a progetti per ora solo sulla carta o neanche immaginati.
A che punto siamo?
La rivoluzione 5G è già alle porte. La tecnologia è pronta in tutte le sue componenti e in Italia, tra i primi paesi in Europa, sono state già assegnate le frequenze agli operatori. Sono state anche avviate le prime sperimentazioni che hanno trovato la loro applicazione in diversi settori tra cui automotive, turismo, sicurezza e automazione industriale. Guardando al resto del mondo, esistono già le prime implementazioni della rete 5G. Verizon lo scorso ottobre ha attivato la prima rete commerciale domestica di quinta generazione al mondo. La rete è operativa negli Stati Uniti nelle città di Houston, Indianapolis, Los Angeles e Sacramento ed è il primo vero esempio di ecosistema 5G rivolto ai clienti “reali”.
Per una diffusione tra i consumatori sarà comunque necessario aspettare il lancio di nuovi smartphone in grado di supportare il nuovo standard di comunicazione.
In questo scenario, l’Italia sembra posizionata molto bene come emerge dal 5G Observatory Quarterly Report di iDatee, che fa il punto sullo sviluppo delle reti mobili di quinta generazione a due anni dal lancio dell’Action Plan europeo.
ll nostro Paese, oltre a essere fra quelli più attivi sui trials 5G, è stato anche il primo in Europa ad aver reso disponibili le frequenze in tutte le bande “pioniere” per il 5G.
A Milano, Vodafone Italia, capofila della sperimentazione indetta dal MISE, ha raggiunto già l’80% della copertura, avviando oltre 30 progetti in numerosi ambiti di applicazione. Sempre nel 2019, i piani di Vodafone prevedono di portare la connettività 5G in altre quattro città: Napoli, Bologna, Torino e Roma. Tuttavia, osserva Sabrina Baggioni, 5G program director di Vodafone Italia, lo sviluppo dei servizi resta legato strettamente ai progressi dell’ecosistema costituito dai fornitori di terminali, dalle imprese e dalla regolamentazione, oltre che alla realizzazione di applicazioni semplici e utili per il pubblico.
Scopri le nuove norme europee su cybersecurity e 5G.
Clicca qui per approfondire l’articolo.